Giornata della memoria e dell’impegno






Oggi è la "Giornata della memoria e dell’impegno" contro le mafie.
Don Luigi Ciotti, in un intervento su Avvenire, ricordando la manifestazione nazionale a Bari, sabato scorso con oltre 100mila persone, dice: "Le mafie ci vogliono far credere che il cerchio del sopruso e della morte si stringa attorno a noi implacabilmente. Ci vogliono convincere che l’unica legge sia quella del più forte, che tra uomini non possa darsi fratellanza, prossimità, giustizia. E che di fronte alla violenza – violenza delle armi, ma anche della corruzione, della menzogna, dell’indifferenza – altra scelta non abbiamo che quella di farci i fatti propri, non impicciarci, badare ai nostri interessi. Tacendo quando dovremmo parlare, tirando dritto quando ci dovremmo fermare, guardando altrove quando dovremmo aprire gli occhi e guardare fisso in quelli di chi è piegato, affaticato, privato della libertà, bloccato dalla paura o svuotato dalla rassegnazione". E collegando la sua riflessione alla Pasqua cristiana, conclude: "Ecco il senso di un ricordare che non è solo un inchinarsi metaforicamente di fronte a testimonianze di generosità, di coraggio e integrità civile, ma un piegarsi concretamente per raccogliere il testimone di chi ha agito per fame e sete di giustizia, avendo riconosciuto in quella fame e sete il fondamento di una vita capace d’impegno e di amore."
Riproponiamo le sue parole, anche noi che ci impegniamo nel nostro piccolo per un mondo più giusto, per augurare a tutti una buona Pasqua.
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